12.06.2018

“Se solo riuscissi a dormire per almeno una notte intera!”

Sono tante le coppie di genitori, che esclamano questa frase dopo lunghe notti insonni, perché la stanchezza spesso fa diventare irrequieti e non permette di affrontare facilmente situazioni non piacevoli.
Esistono diverse categorie di problemi legati al sonno: alcuni bambini non si addormentano facilmente; altri si addormentano facilmente ma poi si svegliano; ci sono poi quelli che né si addormentano facilmente né dormono tutto il tempo necessario.

In questo articolo diamo qualche consiglio pratico per affrontare il problema dei risvegli notturni, ma noi consigliamo di contattare le nostre ostetriche e pediatri per capire effettivamente quale è il problema di base.

Durante il giorno fate rilassare il vostro bambino

In pratica fate attenzione che di giorno non sia iperstimolato. I neonati ed i bambini che hanno difficoltà a calmarsi di notte devono essere tranquillizzati durante il giorno. Ciò è ancora più importante per quei bambini irrequieti che hanno difficoltà ad adattarsi alla vita extrauterina.

Scegliete un orario per andare a letto

I rituali per andare a letto preparano il terreno e trasmettono il messaggio che presto arriverà il sonno. I bambini devono imparare che il letto serve per dormire e non per fare la lotta o per giocare. Provate quindi ad andare a letto in modo abitudinario. Normalmente schemi rigidi non aiutano i genitori, ma a volte favoriscono il sonno.

Accompagnate il bambino a letto

Sono pochi i bambini che si addormentano da soli. Il passaggio dallo stato di veglia a quello di sonno profondo non avviene sempre facilmente. Durante la fase REM il genitore deve rimanere accanto al proprio bambino, perchè è proprio in quella fase che potrebbe svegliarsi. Se si aspetta che il bambino si addormenti completamente tra le proprie braccia o attaccarlo al seno prima di metterlo giù, lo si aiuta a scivolare nel sonno.

Programmate un bagnetto serale

Un bagno caldo prima di andare a letto e un massaggio rilassante calmeranno facilmente sia la madre che il bambino. Potete fare il bagno insieme, in modo che il contatto pelle-pelle prepari il bambino ad accettare il resto del rituale notturno proposto dal genitore.

Il contatto delle mani

Subito dopo essere stati messi a letto alcuni bambini si agiteranno. In questo caso la mamma (o il papà), può adagiare la sua mano sulla schiena, o sulla testa del bambino, oppure una mano sulla schiena ed una sulla testa. Il calore di una mano sicura può aiutare il bambino ad addormentarsi. Inoltre dare dei colpetti sul sederino del bambino in modo ritmico può dare il tocco finale al rituale notturno. Poi gradatamente togliete le mani per non far spaventare il bambino.

Man mano che il bambino cresce, i “rituali” della nanna aiutano sempre di più, soprattutto a partire dal primo anno di età, perché il bambino ha bisogno di apprendere buone abitudini.
Si può iniziare col mettere il pigiamino,lavare i denti, poi si legge una favola o una ninna nanna o un massaggio (ad esempio alla schiena)e poi gli si tiene la manina o gli si accarezza la testa!
Per il genitore è impegnativo, ma ne vale la pena e piano piano imparerà, perchè addormentarsi non è un evento “automatico”!

Fonte: Libro "Genitori di giorno e di notte" - La Leche League International