18.11.2020

Giochi a pallavolo e da tempo ti porti dietro “il solito fastidio” alla spalla? Ci hai fatto l'abitudine perchè “tanto scaldandola migliora”? Hai dolore anche dopo i periodi di stop dall'attività? Forse i 3 minuti di elastici prima dell'allenamento non sono la soluzione per la tua spalla, scopriamo perchè.

La spalla è l'articolazione con più movimento del corpo umano, grazie a una modesta congruenza articolare che ci permette di avere uno spazio accessibile di quasi 360°.

Cos'è la stabilità di spalla?

Quando abbiamo a che fare con un distretto così libero di muoversi diventa fondamentale il concetto di stabilità. Per stabilità intendiamo la corretta congruenza articolare durante ogni fase di un movimento dinamico, di un gesto. La stabilità articolare si ha grazie alla forma dei capi articolari, grazie alla presenza di legamenti e, soprattutto nella spalla, grazie alla sincronia dell'attivazione muscolare.

Perchè è importante la stabilità di spalla nella pallavolo?

Non si può giocare a pallavolo senza tener conto della stabilità di spalla, soprattutto se sei un attaccante. Infatti nel gesto d'attacco, battuta e muro si porta il braccio sopra i 90° (è quindi definito uno sport overhead) dove la congruenza articolare e il ruolo dei legamenti diminuisce, e diventa fondamentale il controllo attivo della muscolatura per far lavorare al meglio la spalla.Quando si parla di instabilità di spalla?

Dobbiamo innanzitutto distinguere l'instabilità di spalla traumatica (fratture ossee, lussazioni, lesioni legamentose) da quella dovuta a microtraumi e o lassità. Parlando della seconda opzione, troviamo instabilità quando la muscolatura non riesce a controllare correttamente l'articolazione durante la ripetizione di un gesto specifico come l'attacco, e a lungo andare tutte le strutture possono andare incontro a logoramento e infiammazione.


Diventa quindi fondamentale indagare in un dolore di spalla nel pallavolista se siamo davanti a un problema di stabilità. Questo ci permette di intervenire in maniera seliettiva dopo un'attenta valutazione e introdurre una serie di esercizi mirati ad un rinforzo gesto specifico con enfasi sopra i 90°, e non più invece con esercizi standardizzati e generici che fanno lavorare il braccio sotto i 90°, dove non stiamo allenando la stabilità.

Articolo di:

Villa Lodovico

Fisioterapista