07.07.2020

L'omeopatia è l’unica disciplina che integra in modo assolutamente coerente la Mente con il Corpo. Facciamo chiarezza sulle sue caratteristiche, cos'è e come agisce.

Il simile è curato dal simile nell'omeopatia

L’omeopatia è un sistema di terapia medica fondato da Samuel Hahnemann, medico tedesco (1755-1843).
Essa si basa sul principio di similitudine già enunciato da Ippocrate “Similia similibus curentur”.

“Il simile è curato dal simile” ciò significa che una sostanza (minerale, vegetale o animale), capace di produrre sintomi ad un soggetto sano, può curare sintomi simili in un soggetto malato.

I principi fondamentali dell'omeopatia

La pratica dell’omeopatia si basa su alcuni principi fondamentali.
Tutti i rimedi sono stati testati su volontari sani. Tutti i sintomi prodotti da un rimedio sono stati registrati in modo dettagliato. L’insieme di tutte le sperimentazioni costituisce la Materia Medica Omeopatica.

I sintomi del malato vengono confrontati con quelli riportati per ogni rimedio nella Materia Medica al fine di scegliere la terapia più appropriata in ogni singola persona.

Hahnemann, durante le sue sperimentazioni, si accorse che con progressive diluizioni e succussioni, il rimedio aumentava notevolmente il suo potere terapeutico e allo stesso tempo perdeva gli effetti indesiderati. Ancora non è chiaro il meccanismo con cui questo avviene. Sono state avanzate numerose ipotesi, nessuna delle quali del tutto soddisfacente. Tuttavia il dato sperimentale è inequivocabile.

L'omeopatia considera l'uomo nella sua interezza e non come una somma di organi

La pratica omeopatica porta il medico a considerare l’organismo umano qualcosa di più di un singolo organo o una somma di varie componenti. A differenza di una macchina il nostro corpo si sviluppa, svolge le sue funzioni e si riassesta autonomamente. Secondo Hahnemann la malattia è il risultato di un disturbo dell’Energia Vitale tale per cui l’organismo non è in grado di attuare tutto ciò che è necessario per mantenere lo stato di salute.

In effetti non tutte le persone si ammalano, per esempio di influenza. La maggioranza di virus e batteri può diventare causa di malattie solo quando la nostra capacità di difesa è indebolita. Eliminando i batteri questa capacità di resistenza non viene corretta. Il rimedio omeopatico mira a riequilibrare la forza vitale disturbata, incrementando così la capacità dell’organismo di curare se stesso.

A chi è rivolta l'omeopatia?

L'omeopatia è una disciplina rivolta a tutti: bambini, adulti, anziani.

Viene in soccorso a soggetti che per diversi motivi (di salute o di scelta) non ricorrono alla medicina classica: ad esempio le donne in gravidanza, che non possono assumere farmaci, o chi sta già assumendo terapie a cui non può combinare determinati farmaci.

In alcuni casi, l'omeopatia è "l'ultima spiaggia" per risolvere problemi cronici a cui non si trova soluzione: cistiti, sinusiti, allergie, tonsilliti, ecc ecc

Lo scopo principale dell'omeopatia

Il suo scopo non è eliminare il sintomo, ma trattare le cause e ristabilire la salute. In omeopatia i sintomi e come essi si manifestano, sono il segno specifico del disturbo dell’Energia Vitale.

Un altro principio fondamentale dell’omeopatia è che il paziente deve essere trattato nella sua totalità, tenendo conto anche della sua individualità. Non esiste una medicina specifica per una malattia, esiste invece una medicina per il paziente afflitto da quella specifica malattia.

Nell'omeopatia è importante la storia del paziente

L’omeopata considera tutti i sintomi e i segni che contraddistingono il soggetto come individuo. Egli indaga anche sulla storia passata del paziente, storia della sua famiglia, sull’appetito, la sete, il sonno, etc. e sugli aspetti del carattere, a cosa reagisce con rabbia, pianto o gioia. E’ solo dopo un’attenta analisi di tutti questi fattori che l’omeopata prescrive un rimedio. E’ quindi ovvio che due persone afflitte dalla stessa malattia, ricevano due rimedi diversi, in quanto persone diverse.
Per l’omeopata la conoscenza dell’anatomia, fisiologia, patologia , etc. sono conoscenze necessarie al fine di porre una diagnosi corretta. Ma il suo compito più importante è comprendere appieno le caratteristiche individuali di ogni singolo paziente per poter scegliere il rimedio appropriato. E’ un’attività che può prodursi solo se si è in possesso di dati precisi e chiari. Solo il paziente può fornirli. La sua collaborazione attiva è indispensabile.
E’ quindi un’opportunità di analisi, ascolto e presa di coscienza per il paziente stesso, il quale potrà comprendere che i suoi sintomi, sensazioni, non sono materiale inutile, ma al contrario parlano di Lui, della sua soggettività, del suo soffrire e hanno un significato profondo, anche se talora misterioso.

Ritengo che l’opportunità di riacquistare “senso”, “significato” come persona-paziente sia un’occasione importante. Inoltre l’omeopata utilizzerà i sintomi, le sensazioni e le modalità per indirizzare la propria terapia medica.
Da quanto detto risulta evidente che questa pratica terapeutica deriva da una concezione sistemica, olistica dell’Uomo che non ha riscontri in
nessun’altra medicina o terapia
.

E’ l’unica disciplina che integra in modo assolutamente coerente la Mente con il Corpo.

Articolo di:

Cominetti Silvana

Omeopata e counselor psicologico