21.01.2021

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NonSoloUdito: la componente cognitiva e la memoria di lavoro nella valutazione audiologica nei pazienti senior.

Le difficoltà maggiori per chi ha problemi di udito risiedono in tutte quelle situazioni in cui il rumore di fondo “maschera” la voce del nostro interlocutore; gli ambienti più ostici diventano quindi tutti quelli in cui un brusio di fondo copre la voce: ristoranti, riunioni (anche in ambito famigliare), cinema, chiese e auditorium. 

Con un apparecchio acustico, soprattutto quelli che utilizzano le nuove tecnologie con riduzione attiva del rumore (esempio la famiglia Opn s Oticon e Coral di Maico), queste difficoltà vengono decisamente attenuate, in certi casi del tutto eliminate.

In altre situazioni le difficoltà, seppur migliorate ed apparentemente simili, rimangono. Capire una conversazione non è solo compito del nostro sistema uditivo ma mette in gioco capacità diverse (capacità di elaborare e archiviare informazioni) che influiscono sulla comunicazione, come la memoria di lavoro. 

Attenzione selettiva, velocità di elaborazione e di attenzione, richiamo alla memoria sono tutte abilità necessarie per l’ascolto. 

La memoria di lavoro

In condizioni ideali, tutte le informazioni uditive in arrivo sono chiare e udibili. In condizioni distorte (come rumore, riverbero, sistema uditivo compromesso o tutti questi contemporaneamente), il flusso di informazioni arriva incompleto, spetta alla memoria di lavoro ricostruirlo.

Per un ascoltatore con un’alta memoria di lavoro, le risorse cognitive sono prontamente disponibili per riconciliare la mancata corrispondenza. Ma quando un ascoltatore ha una memoria di lavoro inferiore, la quantità di risorse cognitive potrebbe non essere sufficiente per conciliare la discrepanza. 

Sforzo di ascolto e SPAN TEST

Generalmente questa difficoltà viene vissuta e tradotta dal paziente come “sforzo di ascolto”. Conoscere l’abilità cognitiva del nostro paziente potrebbe quindi svolgere un ruolo importante nel processo di riabilitazione dell’udito.

Per questo motivo abbiamo introdotto nella valutazione audiologica anche uno screening che permette di valutare queste abilità, nello specifico lo SPAN TEST. 

Avere un quadro completo del paziente ci permetterà di consigliare il dispositivo più idoneo a correggere ogni diverso tipo di sordità. 

Dott. Cirignola Andrea, tecnico audioprotesista

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