01.04.2021

perché andare dall’osteopata in gravidanza?

Il trattamento osteopatico, tramite tecniche dolci e non invasive, è utile sia in via preventiva per facilitare i cambiamenti corporei della futura mamma, sia nel momento in cui si manifestino sintomi dolorosi da sovraccarico.

Durante la gravidanza il corpo della futura mamma subisce dei cambiamenti fisiologici necessari ad accogliere lo sviluppo del proprio bambino.

Vediamo insieme, in base al trimestre, quali sono e cosa comportano per la gestante.

Primo trimestre 

Caratterizzato da pochi cambiamenti fisici ma significativi cambiamenti a livello organico e umorale.

Con l’aumento del volume dell’utero iniziano a cambiare posizione il bacino e l’osso sacro, possono comparire le prime nausee mattutine ed un senso di vertigine; e l’umore diventa un po’ altalenante.

Secondo trimestre

La pancia diventa più visibile, inizia ad aumentare di volume il seno e anche la cifosi dorsale diventa più pronunciata, le spalle si chiudono in avanti ed è possibile riscontrare formicolio alle mani.

Aumentano le pressioni a livello della vescica con urgenza alla minzione e sull’intestino con probabile stipsi.

Terzo trimestre

Il periodo gestazionale di maggiore sovraccarico corporeo per la futura mamma.

È possibile riscontrare maggiormente: lombosciatalgia, dolori articolari, dolore alla fascia plantare, reflusso gastro-esofagero e difficoltà respiratorie.

Quando rivolgersi all’osteopata?

Sicuramente ci si può rivolgere all'osteopata in presenza di dolori e patologie legate alla gravidanza dovute al sovraccarico.

Inoltre farsi accompagnare durante il periodo della gravidanza dalla figura dell’osteopata è importante non solo per vivere il periodo della gestazione al meglio, ma anche in previsione del parto, in quanto il trattamento periodico dei tessuti favorisce il naturale processo fisiologico di modifica durante il travaglio, più i tessuti saranno morbidi ed elastici e meno difficoltà avranno ad adattarsi.