29.05.2020

Scopriamo perché, in quasi tutte le forme di allenamento, è prevista una parte di allenamento di quella che viene definita core stability. Perché è così importante?

Core stability è un’espressione che tutti gli atleti hanno sentito almeno una volta.

Si tratta della stabilità (anche se può risultare un termine riduttivo e sarebbe più opportuno parlare di performance) di quello che è il cilindro centrale del nostro corpo, il core appunto.

Immaginiamo questo cilindro che ha come base superiore il muscolo diaframma, come base inferiore i muscoli del pavimento pelvico, e come superfici laterali i muscoli addominali e lombari.

Se i muscoli che formano questo cilindro hanno una buona performance potremo prevenire una serie di patologie come il mal di schiena, la pubalgia, ecc.

Quali sono i muscoli più importanti nella core stability?

Sono tanti i muscoli che contribuiscono alla core stability. I più importanti sono il trasverso dell’addome, i muscoli addominali obliqui, e il multifido.

Qual è la funzione di questi muscoli nella core stability?

Le funzioni dei muscoli costituenti il core sono molteplici:

  • Garantire la stabilità meccanica del sistema;
  • Mantenere la giusta tensione della parete addominale con conseguente contenzione dei visceri;
  • Contribuire al corretto movimento;
  • Resistere alle forze a cui il core è sottoposto;
  • Contribuire al controllo motorio e alla coordinazione.

Si può allenare la core stability? A chi serve allenarla?

Si può pensare erroneamente che serva solo agli atleti.

In realtà è ormai dimostrato come una buona core stability sia un ottimo metodo di prevenzione, ad esempio per il mal di schiena, in persone che conducono uno stile di vita sedentario.

Dalla letteratura sappiamo anche che negli atleti l’allenamento della core stability è correlato, ad esempio, a una diminuzione di lesione muscolari e addirittura di lesioni al legamento crociato anteriore.

Patologie che prevedono direttamente un allenamento dei muscoli del core sono, ad esempio, essere la lombalgia e la pubalgia.

Questo ci può far affermare che non può esistere un programma di allenamento, a tutti i livelli, che non preveda la stimolazione, diretta o indiretta, del core.

Come si può allenare la core stability?

Nonostante alcuni siano divenuti famosissimi negli ultimi anni, come il plank e il side plank, esistono tantissimi esercizi che coinvolgano il core da poter proporre durante un allenamento. Questi esercizi possono avere come muscolo target quelli del core, oppure possono essere più globali e funzionali: ad esempio si cerca di effettuare un gesto tecnico sport specifico ponendo attenzione sulla giusta postura e tenuta muscolare del nostro cilindro.

Gli esercizi possono essere eseguiti a corpo libero o con l’ausilio di qualche strumento, mantenendo una postura fissa o in movimento.

In relazione allo stato psico fisico del paziente, il fisioterapista o il personal trainer saranno in grado di proporre gli esercizi più adeguati.

Ringraziamo la nostra atleta e paziente Alizeè Piana, campionessa di wakeboard

Articolo di:

Caratozzolo Bruno

Fisioterapista