27.01.2020

Lo stato di salute dei nostri piccoli si può valutare anche dall'osservazione delle feci dei neonati. È importante imparare a capire dalle feci i messaggi che il corpo del piccolo manda.

In questo articolo, la Dott.ssa Valeria Ramaccioni, pediatra esperta in gastroenterologia pediatrica, del nostro centro ci aiuta a capire diversi aspetti delle feci dei neonati.

L’argomento “cacca del bambino” desta interesse quasi morboso sia nei genitori che nei pediatri: l’ho provato coi miei figli, ritrovato poi nelle mamme dell’ ambulatorio, riconosciuto nelle prime parole e atteggiamenti dei miei piccoli pazienti in “spannolinamento e oltre".

Ammettiamolo, il tema CACCA ci coinvolge

Perchè diamo attenzione alla cacca dei bambini?

Certamente è eredità dell’istinto dei mammiferi del riconoscersi attraverso l’olfatto delle feci...(non siamo poi così evoluti rispetto ai cani che si annusano per conoscersi..) ma in gran parte la responsabilità è di noi pediatri. Alla nascita ci interessiamo del timing di evacuazione del meconio, durante l’allattamento a ogni visita di controllo ci aggiorniamo sull’evacuazione dei nostri lattanti, durante le visite pediatriche ci informiamo sull’andamento dell’alvo (parola scientifica per evitare prosaicamente il termine cacca) e via così.

Feci del bambino: a cosa bisogna fare attenzione

E allora sorge spontanea la domanda: è veramente così importante valutare le nostre/vostre/loro evacuazioni e preoccuparcene? La risposta, come spesso succede, è…. DIPENDE.

Cerchiamo di fare chiarezza:

Al di fuori del periodo perinatale, nel quale è assolutamente indispensabile verificare la tempistica dell’evacuazione delle prime feci (meconio), dobbiamo (pediatri e genitori) preoccuparci della cacca se:

Scariche numerose

Scariche numerose rispetto all'usuale ritmo del bambino, molto chiare e liquide/sfatte/mucose possono essere segno di gastroenterite/ malassorbimento/intolleranza/allergie. Necessaria valutazione pediatrica con urgenza dipendente dalla tolleranza del bambino a reidratarsi per via orale e dalla eventuale presenza di altra associata sintomatologia (dolore addominale/febbre).

Feci di colore verde:

Le feci di colore verde possono essere normali nel neonato, ma va verificato che non siano invece “feci da digiuno”. Nel lattante alimentato al seno possono indicare che sta assumendo tutto il primo latte ma non il latte più nutriente al termine della poppata. Pertanto, se feci verdi, va verificato con il pediatra la modalità di allattamento e l’adeguatezza dell’incremento ponderale.

Feci grigie o biancastre:

Le feci grigie o biancastre sono un segno di alterata funzione epatica/ ostruzione biliare. Informare rapidamente il pediatra.

Feci dure, voluminose e evacuate con fatica

Le feci dure, voluminose e evacuate con fatica e/o dolore sono segno di stipsi. Discuterne con il pediatra, senza urgenza.

Feci con muco

Se il muco nelle feci è presente occasionalmente non è un problema, se è una caratteristica costante e soprattutto è associato a altri sintomi (dolore addominale/calo di appetito/vomito/febbre) è da indagare per escludere un’infiammazione del colon

Feci con striature di sangue rosso-vivo

In caso di feci con striature di sangue rosso-vivo in quantità scarsa e solo superficialmente (a verniciare le feci, sangue non mischiato alle feci) non si si tratta di nulla di grave. Nello sforzo di defecare si può rompere/fissurare la mucosa con relativo sanguinamento limitato (ragadi anali). Se il fenomeno si ripete e non è evidente la presenza di ragade, bisogna parlane con il pediatra di fiducia, potrebbe trattarsi di colite allergica. Talvolta il rosso è invece secondario a ingestione di alimenti rossi (rapa/ barbabietole rosse/ pomodori/fragole/bevande o sciroppi rossi).

Feci rosse con abbondante quantità di sangue misto a feci

In caso di feci rosse con abbondante quantità di sangue misto a feci: bisogna portare subito il bambino in Pronto Soccorso per valutazione urgente.

Feci nere e molli/ catramose

In caso di feci nere e molli/catramose, siamo in una situazione di emergenza. Portare subito il bambino in valutazione in Pronto Soccorso in quanto è segno di emorragia intestinale o gastrica (il colore nero è dovuto al sangue coagulato e digerito = melena). In caso il bambino stia assumendo integratori con ferro, le feci possono assumere una colorazione nerastra, ma restano solide/formate. Anche alcune verdure possono dare un colorito nerastro, ma non alterano la consistenza delle feci.

Con quale frequenza il mio bambino dovrebbe andare di corpo?

Per quanto riguarda il ritmo delle scariche... a ognuno il suo!

Nel lattante, in allattamento al seno, solitamente le scariche sono almeno 4-5 al giorno, se meno frequenti di 1 scarica/die non c’è da preoccuparsi ma va verificata l’adeguatezza della crescita e l’ assenza di coliche importanti e di vomito.

In qualsiasi età della vita le evacuazioni poco frequenti (<2 alla settimana) ma con feci morbide, non voluminose e defecazione non dolorosa nè faticosa, non associate a addominalgia o a vomito e a fronte di crescita regolare…. sono normali.

Feci del bambino al momento dell’introduzione di cibi solidi

Dopo lo svezzamento e fino a circa i 12-16 mesi, il trovare residui di alimenti nel pannolino, specie di origine vegetale (piselli/lenticchie/carote) non deve spaventare: è normale e non è sintomo di malassorbimento/diarrea: si tratta di alimenti ricchi di fibre ancora difficili e lunghe da digerire. L’ingestione di banane può residuare puntini neri nelle feci.

Infine, a parte il colore nero, rosso e bianco (vedi sopra), il resto delle tinte non è significativo… Spesso le sfumature dipendono dall'alimentazione e dalla flora intestinale specifica di ogni persona. In pratica "siamo quello che mangiamo" e le nostre feci non sfuggono a questa regola.

In ogni caso se hai dubbi su colore, consistenza, frequenza delle feci, non tenerti l’ansia e parlane con il tuo pediatra di fiducia, eventualmente fotografando la scarica incriminata o raccogliendone un campione.

Valeria Ramaccioni, pediatra specialista in gastroenterologa pediatrica

Articolo di:

Ramaccioni Valeria

Pediatra esperta in gastroenterologia pediatrica