22.11.2021

orientamento

E dopo le scuole medie, cosa faccio?

L’ingresso nella scuola media superiore determina concretamente il passaggio dalla preadolescenza all’adolescenza vero e propria. Ecco allora che la scelta della scuola secondaria di II grado non è cosa semplice, essa rappresenta infatti un vero e proprio momento di bilancio e ridefinizione delle dinamiche familiari.

Mentre nell’infanzia la gestione della vita scolastica dei figli riguardava prevalentemente la rete insegnanti-famiglia, con l’ingresso nella preadolescenza la rete sociale del giovane si allarga alle nuove relazioni amicali e il peso della scelta si sposta prevalentemente sul ragazzo, lasciando meno controllo ai genitori, considerando l’emergente bisogno di autonomia del figlio.

Quando ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado viene chiesto di scegliere la scuola superiore, troppo spesso non viene considerata la complessità del compito richiesto; scegliere il proprio futuro scolastico significa essere consapevoli di sé, delle proprie capacità, dei propri limiti, dei propri interessi, significa essere in possesso di capacità di decision making, essere in grado di considerare anche aspetti più prettamente sociologici, quali il contesto lavorativo, socio – economico e culturale nel quale si è inseriti, la disponibilità delle scuole e così via. In altre parole, potremmo dire che il ragazzo viene chiamato a fare una sintesi tra fattori interni, psicologici e fattori esterni, culturali; questo non per tutti può essere un compito semplice!

Riconoscendo l’importanza di questa scelta e di questo momento evolutivo, in molte scuole è previsto un percorso di orientamento scolastico, attraverso il quale si offre ai ragazzi e alle loro famiglie un supporto psicologico e tecnico, volto ad indagare le abilità cognitive, gli interessi personali, la modalità di approccio allo studio e l’autostima; variabili che devono essere considerate al fine di poter fare una scelta appropriata e matura.

Una cosa rassicurante c’è: i vostri figli non saranno soli in questa scelta! Ci sono insegnanti, gli esperti che si occupano di orientamento, ma soprattutto ci siete voi genitori.

Qual è il vostro ruolo nell’accompagnare i vostri figli nella scelta delle superiori?

Sono due le posizioni estreme da evitare: da una parte i genitori che cercano di sostituirsi al figlio, dicendo è troppo immaturo per scegliere quindi ci pensiamo noi e dall’altra i genitori che invece si allontanano troppo in questa decisione, dichiarando non vogliamo influenzarlo, lasciamo fare a lui.

Il ruolo del genitore è quello di accompagnare, affiancare i figli nella scelta scolastica, aiutandoli a sviluppare le capacità necessarie perché possano compiere una scelta consapevole e serena. Come? Ecco alcuni consigli:

  • Coinvolgere i figli nelle attività decisionali di qualunque tipo (scelta di una macchina nuova, delle vacanze…), spiegando loro quali sono i criteri che si seguono per prendere una o l’altra decisione. Questo favorisce lo sviluppo della capacità di scelta.
  • Rendere consapevoli i figli delle proprie caratteristiche, rimandando loro, come fossimo uno specchio, i loro punti forza e quelli su cui possono migliorarsi. Questo consente al ragazzo di sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie attitudini e interessi, fondamentali per guidare una scelta.
  • Aiutare a recuperare e selezionare le informazioni principali, per esempio, accompagnando i vostri figli agli open day.

Il ruolo degli adulti in generale e dei genitori in particolare è quello di garantire la sostenibilità dell’esperienza, la possibilità di verbalizzare eventuali dubbi o disagi fornendo loro diverse prospettive.

Articolo di:

Borsetto Andrea

Psicologo psicoterapeuta