27.10.2020

Dolori cervicali, mal di testa e altri sintomi per l’utilizzo degli smartphone? Vediamo cosa si intende per text neck e quali sono le cause, i sintomi e i rimedi di questa patologia sempre più diffusa tra gli adolescenti (e non solo).

Con l’espressione text neck si intendono tutti quei disturbi provocati dall’utilizzo eccessivo dei dispositivi mobili.

Alcuni autori hanno misurato un carico sulla colonna cervicale di circa 27 kg nel momento in cui teniamo la testa chinata a 60°. Questo dato dovrebbe già farci riflettere su quante volte durante la giornata assumiamo posizioni scorrette per utilizzare i nostri dispositivi come smartphone o tablet, ma anche ad esempio per altre attività come cucinare o leggere un libro.

Quali sono i sintomi del next text?

I sintomi più comuni sono ovviamente a livello cervicale, da dolori muscolari e articolari alla rigidità/tensione della zona. Ma attenzione anche al mal di testa, che può essere in agguato quando i nostri muscoli cervicali non vengono correttamente stimolati. Inoltre il mantenimento prolungato della tipica postura con il capo chinato può favorire l’insorgenza di segni e sintomi come l’inversione della curva cervicale, ernie del disco, disturbi del sonno ecc.

Come ridurre i sintomi cervicali? Quali rimedi?

Ovviamente la prima cosa da fare è cambiare le proprie abitudini. Utilizzare meno i dispositivi mobili e/o utilizzarli diversamente. Se trascorriamo ore ed ore al telefono, con il partner o con i clienti di lavoro, l’acquisto degli auricolari può già aiutarci moltissimo; se invece siamo schiavi dei messaggi e dei social networks dobbiamo ricordarci di tenere il dispositivo in modo da tenere lo sguardo più orizzontale possibile. Inoltre un semplice quanto utile consiglio è quello di costringersi a cambiare spesso posizione.

Quali sono le terapie per i dolori cervicali da smartphone?

Non esiste una terapia specifica. La prima cosa da fare è correggere le proprie abitudini. Se siamo costretti ad utilizzare i dispositivi mobili per lungo tempo è opportuno trovare delle strategie per ridurre al minimo l’impatto negativo sul nostro sistema.

Articolo di:

Caratozzolo Bruno

Fisioterapista