08.03.2021

il dolore ginecologico

In occasione della giornata internazionale dei diritti della donna e in un momento storico mondiale estremamente difficile voglio focalizzare l’attenzione su una problematica che condiziona molto la vita della donna e la porta a rivolgersi, spesso con urgenza, a noi ginecologi: il dolore ginecologico.

Il dolore è un sintomo che può avere concause sia biologiche che psicologiche passando per tutte le fasi della vita di una donna, a partire dal dolore mestruale (dismenorrea), al dolore irritativo, infiammatorio, infettivo, neoplastico o su base psicosomatica (vulvovaginiti, lesioni erpetiche, lichen, tumori, vulvodinia, vaginismo), al dolore legato ad alcune patologie ginecologiche (fibromi, endometriosi, cisti ovariche, salpingiti, neoplasie, malformazioni, disturbi del tono muscolare, atrofia vulvovaginale), esiti chirurgici (interventi ginecologici, esiti del parto) o conseguenti a terapie mediche (ad es. radioterapia).

Il dolore ginecologico per ovvi motivi va ad influenzare anche la vita sessuale di una donna limitandola in tutti gli aspetti della sessualità, ovvero quello riproduttivo, ludico e relazionale di coppia. Tra i 18 e i 59 anni il 15% delle donne manifesta dolore ai rapporti (dispareunia), nelle donne in età fertile la causa più comune è la vulvodinia (sperimentata da più del 10% delle donne) mentre in postmenopausa è l’atrofia vulvovaginale (sperimentata da più del 20% delle donne).

Il ginecologo con una formazione sessuologica in questo campo ha un approccio più attento conoscendo sia gli aspetti psicologici che biologici della problematica. Ciò permette di poter fare un adeguato inquadramento diagnostico basato su anamnesi (personale, biologica, psicologica e relazionale), visita ginecologica, alcuni tests clinici e una diagnosi differenziale nell’eziologia del sintomo, prevenendo se necessario anche un invio ai colleghi psicoterapeuti o iniziando un percorso terapeutico basato su terapia sessuologia sia medica che mansionale (singola o di coppia).

Articolo di:

Fei Francesca

Ginecologa