11.09.2018

Cos'è la lombalgia?

Per lombalgia si intende letteralmente dolore in zona lombare. Tuttavia questa definizione racchiude innumerevoli quadri clinici differenti tra loro.

Quali sono le cause della lombalgia?

In letteratura sono state identificate centinaia di possibili cause che possono provocare sintomatologia nella regione lombare e del bacino. Proprio per questo motivo diventa necessaria una precoce e corretta valutazione da parte di un professionista.
Alcune tra le cause più comuni sono la vita troppo sedentaria e la poca abitudine al movimento e agli sforzi. Da non sottovalutare anche l'aspetto bio-psico-sociale soprattutto nelle situazioni di dolore cronico.

Quali sono i sintomi della lombalgia?

I sintomi possono essere vari. Il più comune è il dolore, che può essere puntiforme o più diffuso, costante o solo legato a uno specifico movimento o posizione. Associato al dolore vi è spesso una limitazione funzionale con, in alcuni casi, un vero e proprio blocco.
Un altro sintomo da non sottovalutare è la "paura" di muovere la regione lombare, situazione che spesso è legata a vecchi episodi di lombalgia acuta.

Cosa devo fare?

Esistono tantissime possibilità di trattamento in queste situazioni. Ma per la complessità del quadro clinico non si può rispondere a questa domanda senza aver prima eseguito una valutazione.
In alcuni casi il primo approccio è farmacologico con associato un breve periodo di riposo; in altri non è necessario.
In campo fisioterapico le armi più usate sono la terapia manuale, il massaggio, le mobilizzazioni, le manipolazioni e l'esercizio terapeutico.

Per questo motivo consiglio una visita presso uno specialista, prima di effettuare qualsiasi scelta.

Presso il nostro centro, è possibile eseguire tutte le visite e terapie sopra elencate.

Si può prevenire la lombalgia?

Assolutamente si! Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di creare dei programmi personalizzati partendo dalle esigenze e dalle caratteristiche di ogni persona al fine di prevenire ed evitare episodi spiacevoli.

Articolo di:

Caratozzolo Bruno

Fisioterapista