11.12.2020

Scopriamo insieme al Dott. Cesari, Ortopedico del Centro In Salus Lecco esperto di spalla e gomito, cos'è e come trattare la tendinopatia calcifica, ovvero una patologia che causa depositi di calcio in corrispondenza della spalla.

Qual è la causa della TENDINOPATIA CALCIFICA?

Nella maggior parte dei casi non è possibile individuare una causa precisa per la tendinopatia calcifica, avendo questa patologia una forte componente congenita.

Molte persone chiedono se devono modificare le diete per ridurre l'assunzione di calcio. Questo provvedimento non deve assolutamente essere mai preso, bensì è opportuno mantenere una dieta sana e bilanciata dal punto di vista calorico ed in grado di fornire almeno 1 grammo di calcio al giorno, soprattutto negli anziani e nelle donne post menopausa.

Chi è più soggetto ad avere depositi di calcio nella spalla?

I depositi di calcio nella spalla sono più frequenti in donne tra i 35 e 65 anni d'età. ma si possono presentare anche negli uomini.

Possono causare problemi i depositi di calcio nella spalla?

Molti depositi di calcio nella spalla sono presenti per anni senza rendersi responsabili d'alcun sintomo e nel tempo autoriassorbirsi.

In altri casi invece, anche piccoli depositi di calcio nella spalla possono causare dolore e ciò accade quando s'infiammano i tessuti circostanti con importanti borsiti sottoacromiali.

I depositi di calcio nella spalla, inoltre, possono determinare l'erosione del tessuto tendineo fino alla completa lesione della cuffia dei rotatori.

Qual è il miglior trattamento per i depositi di calcio?

L'infiammazione in fase acuta può essere trattata con impacchi di ghiaccio e riposo del braccio in un opportuno sistema di sospensione (sling).

In alcuni casi possono essere utili anche antiinfiammatori cortisonici per via orale o infiltrativa locale (solo se prescritti dal medico).

E' necessario rimuovere i depositi di calcio?

Quando si verificano episodi ricorrenti acuti e dolorosi alla spalla o una scomodità continua si può prendere in considerazione l'ipotesi dell'asportazione chirurgica per via artroscopica.

Generalmente sono le calcificazioni di dimensioni superiori al centimetro, incapaci di autoriassorbirsi, ad essere più sintomatiche e quindi destinate al trattamento chirurgico.

Cos'è la procedura artroscopica?

L'intervento è effettuato in anestesia locale durante un breve ricovero in regime di day-hospital.

Durante l'operazione il paziente non avverte alcun dolore e, dopo l'intervento, la gestione dello stesso è controllato da un opportuno protocollo anestesiologico.

Qualora i depositi di calcio determinino l'erosione della cuffia dei rotatori può rendersi necessaria una riparazione del danno mediante ancorette dedicate ed eventualmente una decompressione sotto acromiale (rimozione di una piccola porzione di osso che sovrasta i depositi di calcio per ridurre gli attriti.

Le calcificazioni si riformano dopo essere state rimosse?

Attualmente non si sono ancora verificati casi in cui si siano riformati depositi di calcio sulla stessa spalla dopo essere stati rimossi.

Articolo di:

Cesari Eugenio

Ortopedico spalla e gomito