12.05.2025

ernia cervicale: tutto quello che c’è da sapere su sintomi, cause e trattamenti

L’ernia cervicale è una condizione che può influire profondamente sulla qualità della vita, provocando dolore, rigidità e disturbi neurologici anche molto fastidiosi. Riconoscerla e trattarla tempestivamente è fondamentale per evitare complicazioni a lungo termine e migliorare il benessere quotidiano. 

Vediamo quindi cos'è l’ernia cervicale, quali sono i sintomi più comuni, le cause, come viene diagnosticata e quali sono i trattamenti più efficaci, sia conservativi che chirurgici.

Che cos’è l’ernia cervicale?

L’ernia cervicale, o ernia del disco cervicale, è una condizione in cui uno dei dischi intervertebrali della colonna cervicale (la porzione alta della colonna vertebrale, nella zona del collo) si sposta dalla sua posizione naturale, fuoriesce e comprime le radici nervose o il midollo spinale.

In particolare, l’ernia del disco cervicale si sviluppa quando il nucleo polposo (la parte interna e gelatinosa del disco intervertebrale) fuoriesce attraverso l’anello fibroso esterno, andando a comprimere strutture nervose vicine come le radici spinali o il midollo spinale. Questo fenomeno può essere il risultato di un processo lento e degenerativo, oppure di un evento traumatico acuto

Sintomi dell’ernia cervicale

I sintomi possono variare in base al nervo coinvolto e al grado di compressione. I più comuni includono:

  • Dolore al collo che può irradiarsi a spalle, braccia e mani
  • Formicolio o intorpidimento lungo l’arto superiore (dolore radicolare)
  • Debolezza muscolare (soprattutto alle braccia e alle mani)
  • Rigidità cervicale e difficoltà nei movimenti del collo
  • Cefalea tensiva o dolore che parte dalla nuca
  • Nei casi più gravi è possibile avvertire anche disturbi della coordinazione o dell’equilibrio

Cause principali dell’ernia cervicale

Le ernie cervicali si sviluppano quando il disco intervertebrale, indebolito o danneggiato, lascia fuoriuscire parte del suo contenuto andando a comprimere le strutture nervose. Le cause possono essere diverse, tra cui:

  • Invecchiamento e usura naturale: con l’età i dischi perdono elasticità e si disidratano, diventando più fragili e soggetti a lesioni.
  • Posture scorrette e microtraumi ripetuti: l’uso prolungato di smartphone o computer e posizioni sbagliate del collo (come la testa in avanti) possono aumentare lo stress cervicale.
  • Traumi acuti: incidenti stradali, colpi di frusta o movimenti bruschi del collo possono causare un’ernia improvvisa, soprattutto in presenza di dischi già compromessi.
  • Sovraccarichi funzionali: attività sportive intense o lavori pesanti sollecitano la colonna cervicale, accelerandone il deterioramento.
  • Fattori genetici e stile di vita: predisposizione ereditaria, fumo, sedentarietà e stress cronico possono contribuire allo sviluppo dell’ernia.


Come si diagnostica?

La diagnosi dell’ernia cervicale si basa su un esame clinico e su esami strumentali. Durante la visita, lo specialista in questione (neurologo, ortopedico o fisiatra) valuterà innanzitutto la storia clinica del paziente, quindi analizzerà la localizzazione e l’intensità del dolore, il grado di mobilità del collo e l’eventuale presenza di deficit neurologici.

Per confermare la diagnosi, possono essere prescritti i seguenti esami strumentali:

  • Risonanza Magnetica (RMN): esame più indicato per visualizzare i tessuti molli e le ernie discali
  • TAC cervicale
  • Elettromiografia (EMG): per valutare la funzionalità dei nervi coinvolti


Trattamenti per l’ernia cervicale

Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e dall’impatto sulla qualità della vita. Nella maggior parte dei casi, si inizia con terapie conservative come:

  • Farmaci antinfiammatori e miorilassanti
  • Fisioterapia mirata: esercizi di mobilizzazione, rafforzamento muscolare, postura
  • Terapie fisiche: tecarterapia, laser, tens, ultrasuoni
  • Trattamenti manuali: osteopatia o terapia manuale
  • Collare cervicale per brevi periodi
  • Infiltrazioni cervicali nei casi più dolorosi


Quando è necessario l’intervento chirurgico?

Sebbene nella maggior parte dei casi l’ernia cervicale possa essere gestita con trattamenti conservativi, ci sono situazioni in cui la chirurgia rappresenta la soluzione più indicata. Si ricorre all’intervento quando:

  • I sintomi persistono per diversi mesi nonostante fisioterapia e farmaci
  • Si manifestano o peggiorano deficit neurologici, come formicolii, perdita di forza e difficoltà motorie
  • L’ernia comprime il midollo spinale, dando origine a una mielopatia cervicale

L’intervento più comunemente eseguito è la discectomia cervicale anteriore con artrodesi (ACDF). Questa procedura consiste nella rimozione del disco erniato e nella stabilizzazione della colonna tramite una protesi o un innesto osseo, con l’obiettivo di eliminare la compressione nervosa e migliorare stabilità e funzionalità cervicale.

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