L'osteoporosi è una malattia caratterizzata dalla perdita di densità ossea, che porta a un aumento del rischio di fratture anche in seguito a traumi minimi.
Si verifica quando il corpo non riesce a produrre abbastanza nuovo tessuto osseo o quando si perde troppo tessuto osseo esistente. Questa condizione è particolarmente comune nelle donne, specialmente dopo la menopausa, ed è spesso definita "un nemico silenzioso" poiché può svilupparsi senza sintomi apparenti fino a quando non si verifica una frattura.
Le cause dell'osteoporosi
Diverse sono le cause che possono indurre l'osteoporosi ed in particolar modo si evidenziano:
- Nella fascia di età tra i 20 e i 30 anni, l'osteoporosi può insorgere a causa di fattori genetici, insufficiente assunzione di calcio e vitamina D, inattività fisica e comportamenti dannosi come il fumo e l'eccesso di alcol.
- Nelle donne in pre-menopausa, i cambiamenti ormonali e l'inizio della menopausa possono influenzare la densità ossea. La diminuzione degli estrogeni, che svolgono un ruolo importante nella protezione delle ossa, aumenta il rischio di osteoporosi.
- Malattie croniche come artrite reumatoide o disturbi alimentari.
- Nelle donne oltre i 65 anni, il rischio di osteoporosi aumenta notevolmente a causa dell’ulteriore diminuzione degli estrogeni post-menopausa, dell'età avanzata, della riduzione dell'assorbimento di nutrienti e di un potenziale isolamento fisico.
Diagnosi di Osteoporosi: MOC e REMS
Una corretta diagnosi è fondamentale per prevenire tutte le problematiche legate alla fragilità ossea.
La diagnosi dell'osteoporosi avviene principalmente attraverso:
1) MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata): è il test standard per misurare la densità minerale ossea (BMD). Utilizza una bassa dose di radiazioni per determinare la quantità di calcio e minerali nelle ossa, di solito nella regione della colonna vertebrale, dell'anca o del polso. Risultati inferiori a determinati valori indicano il rischio di osteoporosi.
Pur essendo un gold standard per la diagnosi di osteoporosi, la MOC non può essere un test di screening eseguibile su tutta la popolazione e solitamente non può essere ripetuta prima di 18-24 mesi; in caso di processi degenerativi vertebrali può sottostimare la diagnosi di osteoporosi e vi sono problematiche di valutazione anche in caso di protesi vertebrali.
2) REMS (Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry) o MOC ecografica : è una tecnologia più recente, che utilizza onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni) per fornire un'analisi dettagliata della struttura ossea. Questo metodo può identificare i cambiamenti ossei in modo più preciso e tempestivo rispetto alla MOC, ed è promettente per il futuro della diagnosi dell'osteoporosi.
L’assenza di radiazioni consente di utilizzare questa metodica su un eterogeneo panorama di pazienti da quelli a rischio di osteoporosi secondaria: chi ha subito trattamenti oncologici fino alle donne in gravidanza.
I dati che vengono misurati selezionati ed elaborati vengono confrontati con un ampio database di dati relativi a soggetti sani e su questa base viene indicato un valore T score come nella MOC
Vantaggi della MOC ecografica (REMS)
- Nessuna radiazione
- Valutazione anche in soggetti con artefatti osteoartrosici/protesi
- Riproducibilità del dato scarsamente operatore dipendente
- Può essere utilizzata per screening
- Utilizzabile in donne in gravidanza
- Diagnosi precoci e follow up a breve termine ( moc tradizionale può essere fatta ogni 18/24 mesi proprio a causa radiazioni)
- Ampio bacino di utenza
Svantaggi della MOC ecografica (REMS)
- Non è attualmente sostitutiva della MOC tradizionale dal punto di vista del Sistema Sanitario Nazionale ma verosimilmente lo sarà
- Può essere effettuata (perchè attualmente validata) solo dai 20 anni di età in poi
- Il follow up tradizionale deve essere ancora fatto con la MOC
Cosa fare in caso di osteoporosi?
Se diagnosticata con osteoporosi, è fondamentale adottare una serie di misure preventive e terapeutiche:
1. Stile di vita sano: Incrementare l'assunzione di calcio e vitamina D attraverso la dieta e integratori, se necessario.
2. Esercizio fisico: Praticare regolarmente attività fisica che rinforzi le ossa, come esercizi di resistenza, camminate o yoga. Iniziando gradualmente, si può migliorare la densità ossea e ridurre il rischio di cadute.
3. Farmaci: Consultare un medico per discutere l'uso di farmaci specifici che possono aiutare a prevenire la perdita ossea, come bifosfonati, estrogeni o terapie più recenti.
4. Istinto di prevenzione: Adottare misure per prevenire cadute, come indossare scarpe adeguate, mantenere una buona illuminazione in casa e rimuovere ostacoli potenziali.
5. Controlli medici regolari: Sottoporsi a controlli periodici per monitorare la densità ossea e valutare l'efficacia delle terapie in corso.
E’ importante ricordare che:
“Il latte non è l'unica fonte di calcio”
“Non è vero che Più calcio si assume, meglio è”: l'assunzione di calcio deve essere equilibrata. L'eccesso di calcio può portare a problemi renali e non comporta necessariamente un miglioramento della salute ossea.
“L’assunzione di calcio non è sufficiente da sola per prevenire l’osteoporosi”: una dieta equilibrata deve includere anche altri nutrienti come vitamina D, magnesio e vitamina K, insieme a uno stile di vita attivo e sana per un vero impatto sulla salute ossea.
Una dieta equilibrata è fondamentale per le donne che soffrono di osteoporosi, poiché una corretta alimentazione può contribuire a migliorare la salute ossea e a ridurre il rischio di fratture. Nella dieta non possono mai mancare cibi come latticini, pesce azzurro (sardine, salmone)che forniscono calcio, ma anche acidi grassi omega-3, che hanno effetti antinfiammatori e possono sostenere la salute delle ossa, verdure a foglia verde,frutta secca e semi (mandorle, nocciole, semi di sesamo e chia fonti di calcio e altri nutrienti importanti per la salute ossea che possono essere consumati come spuntini o aggiunti a piatti e insalate), legumi, cereali integrali
L'osteoporosi è una condizione seria ma gestibile. Comprendere i rischi, adottare uno stile di vita sano e utilizzare le tecnologie diagnostiche avanzate possono fare una grande differenza nella qualità della vita delle donne che affrontano questa malattia. La consapevolezza è la chiave: prendersi cura delle proprie ossa è fondamentale per un futuro sano e attivo.