La stenosi vertebrale è una delle patologie degenerative più comuni della colonna, soprattutto dopo i 50 anni. Provoca dolore, difficoltà motorie e limitazioni nella vita quotidiana, ma con una diagnosi corretta e un trattamento specialistico è possibile recuperare funzionalità e benessere.
Vediamo allora in modo chiaro che cos’è la stenosi vertebrale, quali sono le tipologie più frequenti, i sintomi con cui si manifesta e i percorsi terapeutici disponibili.
Che cos’è la stenosi vertebrale
La colonna vertebrale è composta da 33 vertebre che proteggono il midollo spinale e consentono il passaggio dei nervi periferici. Tra le vertebre si trovano spazi chiamati forami, che permettono al midollo spinale e ai nervi di passare.
Quando il canale spinale si restringe, a causa di cambiamenti strutturali nelle vertebre o nei tessuti circostanti, si può verificare una compressione delle strutture nervose. La stenosi può interessare diverse aree della colonna vertebrale, ma si verifica principalmente nella zona lombare (parte bassa della schiena) e cervicale (collo).
Cause principali della stenosi vertebrale
Le principali cause della stenosi vertebrale sono legate ai processi di invecchiamento, ma possono anche derivare da fattori genetici o traumi. Tra le cause più comuni vi sono:
- Degenerazione del disco intervertebrale: con l’avanzare dell’età, i dischi intervertebrali (gli spazi ammortizzanti tra le vertebre) tendono a degenerare, riducendo il loro volume e causando un restringimento del canale spinale.
- Artrosi: l'usura delle articolazioni vertebrali può causare la formazione di osteofiti (sporgenze ossee), che si sviluppano e spingono contro il canale spinale, comprimendo nervi e tessuti circostanti.
- Ernia del disco: un disco intervertebrale che si sposta dalla sua posizione normale può comprimere il canale spinale, causando una stenosi.
- Spondilolistesi: una condizione in cui una vertebra scivola in avanti rispetto alla vertebra sottostante, restringendo lo spazio disponibile per il midollo spinale.
- Malformazioni congenite: in rari casi, alcune persone nascono con una colonna vertebrale più stretta del normale, aumentando il rischio di stenosi.
- Traumi o fratture: incidenti o fratture spinali possono danneggiare le vertebre, causando un restringimento del canale spinale.
I sintomi più comuni della stenosi vertebrale
I sintomi della stenosi vertebrale dipendono dalla gravità del restringimento e dalla zona interessata della colonna vertebrale. I segni più comuni includono:
- Dolore alla schiena o al collo: il dolore è spesso il sintomo iniziale e può essere acuto o cronico, localizzato nella zona lombare o cervicale.
- Intorpidimento o formicolio: la compressione dei nervi può causare sensazioni di intorpidimento, formicolio o debolezza nelle gambe o nelle braccia.
- Difficoltà motorie: la compressione delle radici nervose può ridurre la forza muscolare, rendendo difficile camminare, salire le scale o mantenere l'equilibrio.
- Sciatica: se la stenosi interessa la zona lombare, la compressione dei nervi spinali può portare alla sciatalgia, con dolore che si irradia lungo la gamba.
- Claudicatio neurogena: un sintomo caratteristico è il dolore che si verifica durante la camminata e che si allevia con la posizione seduta o il riposo. Questo accade a causa della riduzione del flusso nervoso dovuto alla compressione.
Come diagnosticare e trattare la stenosi vertebrale
La diagnosi della stenosi vertebrale richiede una valutazione accurata da parte del neurochirurgo, che comincerà con un'anamnesi dettagliata e un esame fisico per testare la forza muscolare, i riflessi e la sensibilità. Sebbene presso il nostro centro non vengano effettuati direttamente esami di imaging come risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata (TC), è possibile portare le proprie immagini per una valutazione approfondita. Questi esami restano fondamentali per confermare la diagnosi e determinare il grado di compressione del canale spinale.
Per quanto riguarda il trattamento per la stenosi vertebrale, questo dipende principalmente dalla gravità dei sintomi e dalla causa sottostante.
Le opzioni terapeutiche spaziano dai trattamenti conservativi come:
- l’assunzione di farmaci antidolorifici, sotto previa prescrizione medica;
- programma mirato di fisioterapia per rafforzare i muscoli e alleviare la pressione sui nervi;
- iniezioni epidurali di cortisone per ridurre l'infiammazione e migliorare temporaneamente i sintomi;
a interventi chirurgici, a seconda della risposta ai farmaci e della qualità della vita del paziente, quali:
- laminectomia, ovvero la rimozione di una parte della vertebra (la lamina) per liberare lo spazio nel canale spinale e ridurre la compressione sul midollo spinale e sui nervi;
- fusione spinale tra due o più vertebre per garantire maggiore stabilità;
- discectomia e quindi la rimozione del disco intervertebrale danneggiato per alleviare la pressione sulle radici nervose.
Il ruolo del Dott. Pieracci Nicola nel trattamento della stenosi vertebrale al Centro In Salus
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