26.09.2018

Cosa sono?

Le lesioni muscolari rappresentano una grande percentuale degli infortuni in ambito sportivo (nel calcio il 31%). Si differenziano in dirette e indirette. Le lesioni dirette sono causate da una contusione che arriva a lacerare le fibre muscolari; quelle indirette avvengono durante un movimento eseguito dall’atleta (come uno scatto, un calcio, un lancio ecc).

Perché avvengono?

Le lesioni dirette avvengono a seguito di un trauma.
Per quanto riguarda le lesioni indirette l’ipotesi più accreditata è quella di una disfunzione neuromuscolare, quindi di come il muscolo si comporta durante le varie attività. Sicuramente incidono anche i livelli di forza, estensibilità, idratazione, condizione psicologica, abitudine a uno sforzo specifico.

Quali sono i sintomi?

Nel momento della lesione l’atleta sente una fitta dolorosa in un punto ben preciso durante un gesto specifico. Alcune volte vengono riferite sensazione di scossa o di forte contrazione. Solitamente si è costretti ad interrompere l’attività sportiva. In alcuni casi si possono apprezzare gonfiore e stravaso ematico nella zona della lesione, anche a distanza di qualche giorno.
Passata la fase acuta persiste dolore alla palpazione della regione colpita e ogni volta viene contratto o messo in tensione il muscolo interessato.

Cosa fare?

La prima cosa da fare in caso di lesione muscolare è comprimere con una fasciatura tutta la regione del muscolo interessato ed applicare ghiaccio (10-15 minuti più volte al giorno).
Una diagnosi medica precoce o una valutazione di un fisioterapista esperto sono importanti per gestire al meglio la situazione e valutare, di caso in caso, il miglior approccio terapeutico.

In cosa consiste il trattamento fisioterapico?

Nei primi giorni è importante la gestione della fase acuta e la risoluzione della fase infiammatoria.
Successivamente si passa al trattamento vero e proprio del muscolo interessato. Gli obiettivi sono quelli di favorire una corretta e precoce cicatrizzazione del tessuto e ripristinare nel più breve tempo possibile le caratteristiche del muscolo come, ad esempio, forza ed estensibilità.

Quando si può tornare a praticare sport?

Ovviamente dipende dalla gravità della lesione: i casi meno gravi possono essere superati in 15 giorni ma può essere necessaria una sospensione dall’attività sportiva anche per 2-3 mesi!!
La cosa principale è NON affrettare i tempi al fine di evitare le recidive!

Si possono prevenire?

Sicuramente si! Un’attenta valutazione dell’atleta può evidenziare squilibri muscolari, di coordinazione, deficit di allenamento e altri fattori che possono limitare l’esposizione a questo tipo di infortunio.
Recenti studi scientifici hanno evidenziato come possa essere utile, soprattutto per le lesioni agli arti inferiori, un lavoro specifico a livello di core stability (allenamento dei muscoli del tronco e del bacino) per guarire più velocemente e per prevenire questo tipo di infortunio.

Devo fare esercizi per recuperare?

Si. E tanti! Gli aspetti principali da considerare sono la specificità (in base al muscolo e in base allo sport praticato) e il dosaggio dell’esercizio (gestione del carico e delle ripetizioni) in relazione alla fase di guarigione e alle abilità soggettive dell’atleta.

Articolo di:

Caratozzolo Bruno

Fisioterapista